Aphrodite (Darkest Lies) dei fireground, arriva dopo le anticipazione di “Worm” e “Don’t Say a Word”. Si tratta del terzo singolo del progetto in attesa del primo album di inediti previsto per il 16 Aprile 2021 (Vrec/Audioglobe).
La band affronta con Aphrodite tonalità più cupe con un’attenzione particolare alla melodia. Centrando così un altro singolo dal forte potenziale evocativo e pronto ad entrare nel cuore e nell’anima degli ascoltatori. Idea ben rappresentata dalla copertina del disco rivelata online con il pre-order attivo dell’album (https://www.vrec.it/prodotto/firegroundcd/ – https://vrec.fanlink.to/FGAph).
Ecco cosa dichiarano i Fireground su Aphrodite:
Aphrodite è una canzone ispirata da una relazione tossica, foriera di dolore e frustrazione. E’ la consapevolezza del bisogno di uscire dalla negatività di un amore malato dal quale è nata una malsana dipendenza. Afrodite è la dea dell’amore, ma in questa canzone è piuttosto una dea della morte.
La band proveniente dalla terra dei vulcani, i Campi Flegrei in Campania. Propone un rock alternativo con spunti melodici tra Smashing Pumpkins, Foo Fighters, Coldplay. Sempre attenta e puntuale nelle sfumature la produzione artistica di Pietro Foresti che ha supervisionato l’intero album. (Multiplatino già a fianco di membri di Guns ‘n’ Roses, Korn, Asian Dub Foundation, Unwritten Law) .
Fireground nascono nel 2018 da un’idea di Roberto Vagnoni (ex Starviolet) alle chitarre e synth, Enrico Imparato (batteria). Fabrizio Sensini al basso e Marco Franzese alla voce. Dopo una prima demo autoprodotta la band inizia la lavorazione del primo album. Come già detto, sotto la supervisione di Pietro Foresti e Matteo Agosti presso lo studio di Frequenze a Monza.
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