Kevin K pubblica un nuovo lavoro “Broken”. Il veterano di Buffalo affida a Vicious Kitten Records la sua ultima fatica.
Kevin comincia la sua avventura alla fine degli anni settanta. A Buffalo, nella sua città natale, forma gli Aunt Helen assieme al fratello Alan. Immediatamente il gruppo comincerà ad esibirsi nel circuito dei locali di musica dal vivo. La band condividerà la gavetta con tanti altri artisti emergenti dello stesso periodo tra cui è impossibile non citare Billy Sheehan ed i suoi Talas.
Da qui la formazione si evolverà nei Toys ed all’ inizio degli anni ottanta si trasferirà in pianta stabile a New York. Kevin ed Alan divideranno palco e vita quotidiana con tutta quella scena che aveva scosso la città nel decennio precedente.
La band muterà in New Toys prima, poi Lone Cowboys, verso la fine degli anni ottanta migrerà in California per trasformarsi nei Road Vultures. Collaborazioni importanti con membri di Ramones, New York Dolls, Dead Boys etc. non regaleranno al gruppo nessun successo commerciale di rilievo.
Alan morirà nel 1996, ma Kevin continuerà come solista. Da quel momento il chitarrista cantante inciderà circa un disco all’anno in una bulimia autoriale che non ho mai incontrato altrove nella mia vita.
Il Disco
Io e Kevin ci conosciamo bene da quasi una ventina d’anni. Abbiamo condiviso tour e persino inciso un disco assieme. Kevin è un pozzo di racconti, un gentiluomo con gli occhi da ragazzo, delicato ma risoluto, sempre in movimento.
L’autore di Buffalo è veramente dotato, con solo tre accordi sa darti la carica, commuoverti o farti spaventare. Kevin ha vissuto così tanto la vita che probabilmente non riesce a raccontarla tutta neanche nella sua sconfinata discografia.
Il nuovo lavoro di Kevin si chiama “Broken” ed é grezzo e slabbrato. Registrato completamente da solo “Broken”, forse per la prima volta, toglie l’amore e l’innamoramento dall’equazione delle composizioni. Questo disco parla di solitudine, disperazione e morte, lo fa in una sorta di post punk, proto industrial.
Il rock and roll si fonde con la cupezza gelida e la ripetitività che abbiamo conosciuto grazie a gruppi come Killing Joke e Ministry. Lo spirito dei Lords Of The New Church aleggia in tutto il lavoro citati direttamente da Kevin in un pezzo dal titolo omonimo.
Conclusioni
L’autore trova un modo di reinventarsi rimanendo se stesso anche in un momento così avanzato della sua carriera. Sicuramente non un lavoro di facile digeribilità, ma sicuramente sincero ed onesto. Chi ha sempre amato Kevin avrà il piacere di ritrovarlo ancora una volta.
Kevin K è l’uomo della Cadillac
Vicious Kitten Records
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