Bruce Springsteen sta lavorando ad un film. L’adattamento per il cinema del processo di scrittura e registrazione del suo sesto album, Nebraska, uscito il 30 settembre 1982. Il regista sarà Scott Cooper, che nel 2009 realizzò il film Crazy Heart che valse l’Oscar al grande Jeff Bridges.
Si tratta di un disco fondamentale nella carriera di Springsteen e di tutto il rock americano. Una raccolta di storie di perdenti e disperati sullo sfondo di una America immensa e solitaria. L’immagine sulla copertina racconta tutto questo in un solo scatto in bianco e nero. Una strada innevata che si allunga nel nulla scattata da dietro il finestrino i un automobile.
L’album Nebraska
Il disco è uno dei momenti più alti della sua narrativa per immagini. Si ispira alle storie raccolte nel saggio del 1980 “Storia del Popolo Americano” dell’intellettuale Howard Zinn. Nebraska è anche l’album in cui Bruce Springsteen si avvicina all’essenza stessa della musica americana. Alle radici folk dei suoi riferimenti Bob Dylan e Neil Young, alla forza espressiva delle canzoni come racconto del reale.
Nebraska è acustico, minimale, sferzante e allo stesso tempo malinconico e sublime. Brani come Highway Patrolman, Johnny 99 e Atlantic City e Open all Night parlano di serial killer, criminali per disperazione e clan mafiosi della costa del New Jersey. Ma anche gioco d’azzardo, famiglia e corse in macchina per incontrare una ragazza conosciuta in un fast food. Alla sua uscita diventa subito un classico della musica americana.
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