Concerti. Musica. Spettacoli. Arte. Vita. Possono sembrare parole scritte a caso, ma per noi che scriviamo – e molto probabilmente anche per voi che leggete – rappresentano la linfa, la clorofilla di cui ci nutriamo tutti i giorni.
E senza questo, allora che senso ha? Ecco, il senso. Il senso è che la vita deve ricominciare, l’arte deve prendere forma con gli spettacoli, la musica con i concerti. Perché è bello sentire la puntina che scorre sul disco, ma poi il profumo del palco – per chi ci sta sopra, per chi ci sta sotto e per chi ci sta sopra e sotto – è quello che fa veramente bene all’anima.
Due anni sono tanti da quando tutto era rose e fiori (ma poi era veramente tutto così rose e fiori?) e adesso il bisogno di normalità è lancinante, senza che ci sia sempre il timore che qualcosa di organizzato possa venire annullato.
Andrea Lanzillo
Tra quelli che non si sono mai dati per vinti e che hanno continuato a lottare per amore della musica c’è Andrea Lanzillo, romano di Roma, che lavora nel settore musicale da più di 10 anni.
Direttore di due prestigiose sedi Lizard Accademie, con un laboratorio su Roma e uno sui Castelli Romani, gestisce anche un’etichetta discografica, la Elevate Records, una storica label che ha fatto tante uscite discografiche che sono risultate importanti a livello planetario.
Soundsrock Agency
Non è finita. Andrea Lanzillo ha anche un’agenzia di management e booking musicale, la Soundsrock Agency, con cui ha collaborato con tantissime band nazionali e internazionali, oltre a produrre lui stesso serate di livello.
Noi di Rock My Life abbiamo pensato di parlare con Andrea proprio della situazione concerti al tempo della pandemia, cercando di fare chiarezza sulla situazione.
Ciao Andrea, andiamo subito sodo e prendiamo il toro per le corna. Negli ultimi due anni abbiamo visto praticamente azzerato il comparto live in Italia (e probabilmente non solo nel nostro Paese, ma anche nel resto del mondo). Come avete vissuto questo periodo tu e gli altri operatori con cui hai avuto modo di parlare?
«Questi due anni sono stati devastanti per il mercato musicale nazionale e internazionale. Abbiamo lavorato comunque cercando di limitare i danni il più possibile, ci siamo relazionati tantissimo tra promoter e agenti, però la situazione è stata veramente molto disastrata e triste sotto molti punti di vista».
Il 2020 aveva visto tutti i concerti annullati. Nel 2021 qualcuno ci ha provato a riorganizzare, salvo poi dover annullare di nuovo quasi tutto. E adesso sembra che qualcosa si stia muovendo, i live stiano tornando e le band possano di nuovo calcare i palchi. Voi come vi state muovendo in questo periodo?
«Sì, nel 2021 abbiamo cercato di tirare su un po’ di situazioni ma naturalmente non è stato possibile farlo veramente con date molto importanti. Nel 2022 si stanno riorganizzando parecchi eventi live e si stanno valutando molte situazioni importanti, sempre stando però un pochino sul chi va là. Stiamo lavorando a testa alta e soprattutto cercando di lavorare nel modo più intelligente possibile in vista anche di riaperture e di un affollamento inevitabile».
Però nel frattempo molti locali hanno chiuso. Troppo alte le spese di gestione e, con gli incassi azzerati a causa della mancanza di concerti, sono diversi i locali che hanno abbassato le saracinesche per non riaprirle mai più, altri solo provvisoriamente, ma tutti sulla stessa barca…
«Purtroppo è vero, molti locali hanno chiuso, tanti in Toscana ma come in tutte le parti d’Italia. Inoltre molti stanno rischiando ancora adesso di chiudere. Ha chiuso il Dagda ad esempio, un locale gestito benissimo da persone squisite. Hanno chiuso molte location importanti nazionali e molte non si sa se comunque sopravvivranno anche dopo il termine della pandemia».
Andrea, tu hai a che fare con l’ambito musicale non solo nel settore concerti, ma gestisci anche un’etichetta musicale e una scuola. In quest’ambito che periodo hai vissuto?
«Gestisco due scuole accademiche Lizard e un’importante etichetta, la Elevate Records. Anzi, colgo l’occasione per salutare il boss Pino Magliani, grandissimo produttore. Diciamo che lì abbiamo lavorato molto sodo, insieme a tutto il team che lavora con me.
Abbiamo usato molte strategie per le scuole andando a lavorare on-line con piattaforme estremamente professionali, abbiamo garantito degli sconti importanti a chi studiava, anche per non abbandonarli a loro stessi. Perché, insomma, molti ragazzi sono stati molto depressi durante questo periodo storico.
Siamo contentissimi del risultato finale e io non mi lamento di questo, assolutamente. Anzi, abbiamo aperto la seconda sede proprio sotto pandemia! Anche l’etichetta è andata avanti, perché comunque molti gruppi avevano paura di far uscire i loro prodotti.
Naturalmente, non conoscendo una data di fine della pandemia, hanno continuato a lavorare e di conseguenza abbiamo potuto fare delle uscite tra cui, ad esempio, Embrace of Soul con Giacomo Voli e i Numeror con Hansi Kürsch e altri. Elevate si sta riempiendo di grandi nomi e ancora oggi stiamo facendo uscire tanti importanti progetti, nonostante siamo appunto ancora in fase pandemica».
Il settore dei concerti e della musica in generale è stato snobbato da chi invece avrebbe dovuto proteggerlo, diciamocelo. Ma proviamo a rasserenare gli animi, perché fortunatamente non c’è solo melma da calpestare. Quindi cosa bisogna fare e cosa state facendo per riprendere in mano la situazione?
«Cosa bisogna fare? Bisogna che tutti si aiutino in questo momento storico e che soprattutto ci sia lealtà e collaborazione tra promoter, agenzie, locali e band. In questo momento stiamo tirando fuori moltissime date e stiamo lavorando con tantissime agenzie per ritrovare quella sinergia e quella forza live che manca ormai da troppo tempo, ma già sono fuori un mare di belle novità!».
Caro Andrea, la nostra chiacchierata volge al termine, ma avremo modo di farle molte altre magari con una bella birra davanti a un palco. Dunque noi di Rock My Life ti ringraziamo per il tempo che ci hai concesso. Vuoi fare un saluto ai nostri lettori?
«Grazie Andrea per avermi intervistato. Grazie a tutti i lettori e tutti i follower di Rock My Life. Un abbraccio e ci vediamo sotto al palco per scapocciare tutti insieme come un tempo!».